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casa bifamiliare | castelrotto

2002 – 2005

L’area di progetto si trova al limitare est del villaggio, a stretto contatto con un’estesa foresta.
L’idea consiste nel creare un volume che si collochi tra la zona edificata e quella naturale e che funga da filtro creando, attraverso una grande apertura, una relazione controllata tra le due realtà. La necessità di associare due unità abitative indipendenti all’interno di un unico terreno è stata determinante nella scelta di creare tre livelli di giardino. Entrambe le abitazioni si relazionano infatti con un proprio spazio esterno di qualità, dal quale la percezione della seconda abitazione risulta difficile. L’unità abitativa principale si compone di un unico grande spazio giorno completamente aperto sul giardino e sul tetto-terrazza che termina con un elemento pergolato aperto su due lati.
La zona giorno è servita da un nucleo funzionale contenente un piccolo bagno, il camino e una nicchia scrivania. Dietro ad esso, le scale che conducono alle tre camere situate sul piano superiore, sono servite da un alto corridoio illuminato attraverso un taglio verticale a tutta altezza rivolto a nord.
L’appartamento è invece stato concepito come un unico grande spazio fluido al cui interno il blocco cucina-servizio realizzato in legno laccato, quasi fosse un mobile, ha la funzione di organizzare lo spazio. La camera da letto, separata, dà accesso agli spazi di servizio condivisi con l’appartamento superiore.

crediti
simone mengani (fotografo)

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simone mengani (fotografo)